lunedì 7 maggio 2012

TIRANO – ASD ROBBIATE 68-62


Tre sconfitte di fila per la formazione di Sidat nella fase finale del campionato Under 17, girone Elite. Sconfitte che lasciano il Robbiate al quarto posto della graduatoria – un risultato comunque eccellente – ma che hanno storie assolutamente diverse, per quanto tra loro collegate.
Cominciamo con il dire che la partita disputata al Bione di Lecco e persa di misura contro il Basket Lecco è stata una sorta di spartiacque. I ragazzi biancorossi, reduci dalla bellissima vittoria contro il Nibionno A, hanno disputato una partita molto gagliarda e non avrebbero affatto meritato la sconfitta. Certo, non saranno stati perfetti (e chi lo è mai?) ma fino al 55-55 erano sempre stati avanti nel punteggio, con punte che avevano superato anche i dieci punti. Qualche facile conclusione sbagliata in transizione e il serio infortunio alla caviglia di Luca Marinoni hanno finito per fare la differenza a favore dei lecchesi. Peccato, perché il campionato – a quel punto – ha inevitabilmente preso una svolta diversa. La partita con il Morbegno A, che si è disputata giovedì scorso in un turno infrasettimanale, è parso più un allenamento intenso che non una gara di campionato. I giocatori ospiti, preso il largo nel secondo quarto, non hanno avuto troppi problemi a controllare la reazione dei giocatori di Robbiate, apparsi – non ce ne vogliano – addirittura svogliati in più di una circostanza. Ma sarebbe sicuramente andata diversamente se in palio ci fossero stati punti pesanti, decisivi cioè per riuscire ad accedere alle fasi successive.
Quella di sabato contro il Tirano, infine, è stata invece la partita dell’onore e dell’orgoglio. Ridotti in soli otto elementi (alcuni dei quali avevano giocato sia il giovedì con il Morbegno che venerdì con la prima squadra) e senza il loro allenatore, i robbiatesi hanno fatto vedere che la parola cuore fa rima con… basket. Sotto di un terrificante 11-2 nei primissimi minuti, sono riusciti a far leva sullo spirito di squadra. Incitati dalla panchina dal dirigente accompagnatore Enrico Pirovano in versione coach e in tribuna da quattro-genitori-quattro hanno rimontato punto su punto, restando aggrappati alla partita con ammirevole volontà. A volte scivolando sotto di 15 punti, ma sempre senza arrendersi. E la partita – come per miracolo - è tornata ad essere equilibrata. Uno spettacolo. Fino a 40 secondi dalla fine quando – con i padroni di casa del Tirano avanti di due punti – il giovane e spocchiosetto arbitro Scaramellini di Chiavenna (ma va?) si è inventato un fallo tecnico – sì, tecnico – contro un giocatore del Robbiate che, senza proferire verbo, aveva semplicemente mostrato di aver toccato la palla con l’avambraccio e senza commettere fallo. E la partita è inevitabilmente finita con un più sei che non rende merito degli ospiti. Bisognerebbe spendere ancora una parola per il direttore di gara, che nel primo quarto era riuscito nella clamorosa impresa di fischiare due tecnici contemporaneamente: uno al giocatore autore di un (normalissimo) fallo e l’altro alla panchina (4 persone, giocatori compresi) che, per sua stessa ammissione, aveva “addirittura” intonato un “no” di scoramento… La degna ciliegina su un torneo che, appena si varca il confine della provincia, perde molto della sua imparzialità.
Ci fermiamo qui perché le direzioni arbitrali – persino quelle più discutibili – non devono mai costituire un alibi dietro il quale nascondere i propri errori. Ma un pizzico di amarezza rimane.
Ai ragazzi del Robbiate Under 17, il plauso – incondizionato – da parte dei “redattori” di questo blog, dei genitori tutti, dell’allenatore Sidat e (crediamo) anche della società: una stagione degna di essere ricordata. Un grazie – ce la cantiamo e ce la suoniamo, ma comprenderete – anche a tutti noi genitori che ci siamo fatti in quattro per aiutare la società: chi ha fatto l’autista, chi è stato al tavolo, chi ha realizzato nel tempo libero gli striscioni di incoraggiamento, chi è rimasto al campo di allenamento per ore intere divorando libri nell’attesa, chi ha portato i palloni e chi è rimasto al cancello della Montello per avvertire l’arbitro che era cambiato il terreno di gioco… Facciamoci una pacca sulle spalle, ce la siamo meritata anche noi.


venerdì 4 maggio 2012

ASD ROBBIATE - ASD MORBEGNO 'A' 47-73

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 8, Biraghi 2, Baloj 2, Nova 10, Galigani, Conti, Russo 2, Pirovano 7, Orecchia 4, Costanzo, Manicardi 12. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 9-12; 13-25; 9-16; 16-20

venerdì 27 aprile 2012

Basket Lecco - ASD Robbiate 64-57

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 2, Biraghi 2, Baloj 3, Nova 4, Galigani, Conti, Russo, Pirovano 22, Orecchia 14, Manicardi 10, Casati, Marinoni. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 11-16; 18-18; 13-10; 22-13

martedì 17 aprile 2012

ASD ROBBIATE – NIBIONNO 'A' 66-50

Questo è il Robbiate che ci piace. Un Robbiate capace di rifilare 16 punti di distacco al Nibionno A, la formazione più in forma del girone Elite della seconda fase del campionato Under 17 al termine di una prestazione fatta di intensità, capacità tecnica e di una ritrovata consapevolezza dei propri (grandi) mezzi.
Il risultato finale di 66-50 rende bene l’idea della sfida, che si è giocata al palazzetto dello sport di Merate. Alla vigilia erano tanti i motivi per nutrire preoccupazioni: il Nibionno A – che all’andata aveva vinto di 17 - ha un roster di giocatori interamente della classe 1995 (e si sa quanto conti a questi livelli un anno in più di età) e, come se non bastasse, una superiorità fisica nettissima. Eppure aveva ragione il coach Sidat che venerdì, dopo l’ultimo allenamento, aveva confidato a qualche genitore il suo ottimismo per la partita dell’indomani. Se non temessimo di cadere nella retorica, potremmo anche dire che aveva intravisto nei suoi ragazzi gli “occhi della tigre” del film Rocky di Silvester Stallone.
Le prime fasi della partita sono state equilibrate ma si è capito subito che sarebbe stata una giornata positiva per i biancorossi, sempre sul pezzo e pronti a rintuzzare i tentativi avversari. Il 18-13 maturato alla fine del primo quarto risulterà l’unica frazione ad appannaggio degli ospiti. Di lì in poi, forse perché i ragazzi di Sidat hanno capito che avevano la possibilità di “fare male”, la situazione è rapidamente cambiata: 28-28 all’intervallo lungo e 43-40 per il Robbiate nel terzo quarto. Nell’ultimo parziale il distacco si è ulteriormente ampliato e, negli ultimi due minuti, i biancorossi hanno profuso il massimo sforzo, chiudendo con 66-50 e un parziale di 23-10 che rende bene l’idea della superiorità maturata.
Le ragioni della vittoria sono tecniche e psicologiche. Tecniche perché i robbiatesi, pur commettendo una serie di errori soprattutto in transizione, hanno avuto una dignitosissima percentuale al tiro (6 le bombe da tre messe a canestro) ed hanno attuato una zona difensiva molto efficace, mandando in tilt gli avversari. Il Nibionno, nell’impossibilità di penetrare, ha cercato di far valere la maggiore prestanza sotto il tabellone e si è avventurato più volte in tiri forzati. Basti dire che in tutta la gara non ha infilato neppure una tripla.
E poi ci sono le ragioni psicologiche. Questi ragazzi hanno una potenzialità notevole ma qualche volta, per ragioni incomprensibili, rimane inespressa. La partita di Nibionno ha dimostrato ancora una volta che – come ripete sempre il coach in allenamento – nessuna squadra è superiore, neppure il Morbegno tritasassi. Ma la differenza di rendimento tra prestazioni come quelle di Tirano o con il Nibionno è rappresentata dalla concentrazione e dal fatto di “crederci”. Tutto qui.

venerdì 6 aprile 2012

ASD ROBBIATE – TIRANO 59-76

Una brutta domenica per l’Asd Robbiate di Diop Sidat che perde l’imbattibilità stagionale della palestra Montello davanti al Tirano ma, soprattutto, al
termine di una partita deludente sotto tutti gli aspetti. Si è avuta l’impressione, in taluni tratti del match, che i giocatori di casa avessero dimenticato a casa quella grinta e quella concentrazione che li avevano resi grandi in questo campionato. Davvero un peccato perché il Tirano – che pure è un’ottima squadra – non era comunque un avversario imbattibile se soltanto si fosse deciso di…giocare.
Che non sarebbe stata una domenica da leccarsi i baffi lo si è capito subito
con i robbiatesi piuttosto abulici e poca determinazione sotto canestro. Per
questo, sia pure senza affondare come in altre circostanze, il Robbiate si è
subito trovato a rincorrere. E si è proseguito su questo stranissimo copione
per anche i due quarti successivi, con il Robbiate che insisteva nel tiro dalla
distanza (5 su 23 da tre il bilancio finale) e che, soprattutto, non riusciva
quasi mai a prendere i rimbalzi offensivi.
Di contro il Tirano non si è dannato l’anima. Certo, ha sofferto in talune
circostanze, soprattutto quando il Robbiate – nell’ultimo quarto – ha alzato il
ritmo della propria prestazione, riducendo rapidamente lo svantaggio. Ma poi,
non appena la tensione degli avversari è calata, ha piazzato una serie di tiri
che hanno stroncato le ultime resistenze dei locali.
Alla fine il risultato è stato severo, frutto anche di tre tiri da tre a
bersaglio negli ultimi due minuti, ma comunque ha finito per rispecchiare
quanto visto sul terreno di gioco. Molto deluso, alla fine dell’incontro, l’
allenatore Sidat che imputa questo calo di concentrazione al difetto di
personalità che da sempre contraddistingue i ragazzi. Davvero una disdetta
perché si tratta di una squadra vera, capace di autentiche imprese ma anche di
perdersi in un bicchier d’acqua quando le cose non girano per il verso giusto.
Dopo la pausa pasquale, partita casalinga contro il Nibionno. C’è da vendicare
l’inopinata sconfitta dell’andata. Avventurarsi in pronostici è ardua ma
basterebbe mezzo Robbiate per riuscirci.

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 9, Biraghi 3, Baloj 8, Nova 2, Galigani, Conti 1, Pirovano 13, Orecchia 3, Costanzo, Manicardi 4, Casati 2, Marinoni 14. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 10-17; 14-19; 16-25; 19-15

lunedì 26 marzo 2012

ASD MORBEGNO 'A' - ASD ROBBIATE 63-44

Il punteggio è troppo severo per gli Under 17 del Robbiate che,
in ogni caso, hanno costretto i primi della classe alla vittoria meno netta di
tutta la stagione. E sarebbe stata ancora meno evidente se negli ultimi due
minuti, i biancorossi non avessero alzato bandiera bianca subendo un
parziale che ha portato il punteggio definitivo al meno 19.
Sarebbe del tutto ingiusto puntare l’indice verso i ragazzi di Sidat che,a
metà dell’ultimo quarto, erano risaliti addirittura fino a meno 7. Il
bilancio della trasferta valtellinese, di conseguenza, non può essere considerato
negativo. E questo nonostante non sia stata la partita perfetta: il primo
quarto è stato chiuso con un ritardo pesante che, come accade troppo
spesso, ha finito per condizionare il risultato finale. I robbiatesi, infatti,
sono stati costretti a cercare il recupero disperato e non è sempre semplice rimontare una squadra tosta e determinata come il Morbegno.
Detto di questo “difetto”, non vanno taciute neppure le note positive. La
squadra di Sidat, nel secondo quarto, ha mostrato una grande difesa che ha
permesso agli ospiti soltanto 14 punti e nel terzo ha funzionato anche il
contropiede. A fare la differenza, soprattutto nel finale, è stata una
maggiore precisione al tiro da fuori (e ai tiri liberi) dei morbegnesi. Ecco, forse
è proprio questo l’aspetto da migliorare: la freddezza al momento del “buon
tiro” – come lo chiama il coach – e una certa ritrosia ad attaccare il canestro
davanti ad avversari fisicamente più prestanti.
Di contro da apprezzare, oltre l’aspetto tecnico, anche il grande orgoglio
del Robbiate che ha lottato fino in fondo, non accettando mai i pronostici
della vigilia che lo davano sconfitto in partenza.
E lo stesso accadrà domenica, quando a Merate (palestra Montello, ore 15)
arriverà il forte Tirano. Una palestra che porta bene, quella di Merate,
dove non si è mai perso. Si vorrà mica cominciare proprio domenica, no?

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 5, Biraghi 4, Baloj 3, Nova 9, Galigani, Conti 2, Pirovano 10, Orecchia 4, Costanzo, Manicardi 3, Casati 2, Marinoni 2. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 18-5; 14-10; 10-17; 21-12

lunedì 19 marzo 2012

ASD ROBBIATE – BASKET LECCO 71-57


Valli un po’ a capire, questi ragazzi d’oggi… Capaci di passare in sette giorni dalla peggiore prestazione stagionale (Nibionno) a una delle migliori. Ma non è soltanto la netta vittoria per 71-57 contro il Basket Lecco a rendere orgogliosi (ebbene sì, diciamocelo) allenatori, dirigenti e genitori-tifosi. Certo, i due punti sono importanti perché nessuno gioca con l’unica ambizione di partecipare. Ma è ancora più importante la prova di maturità dei ragazzi che hanno fatto del loro difetto principale – la mancanza di personalità in taluni frangenti – l’arma più micidiale. Oltretutto in un ambiente ostile, visto che la squadra lecchese era accompagnata da un gruppo di tifosi (tifosi?) molto particolare, che ha trascorso metà del tempo a inveire contro l’arbitro. E l’altra metà, invece, a fischiare gli avversari che battevano i tiri liberi… Senza contare la panchina dei lecchesi che con le reiterate proteste – spesso fuori luogo – ha finito per innervosire anche i propri giocatori, oltre che il più paziente degli spettatori neutrali. In realtà, l’arbitro non ha minimamente influito sul risultato finale, limitandosi a sbagliare – di quando in quando – da una parte e dall’altra, come è normale che capiti. Il suo unico errore, se vogliamo, è stato quello di accettare troppo supinamente le proteste che, dalla panchina lecchese, si sono levate sin dai primi secondi di gioco. Un tecnico all’irruente allenatore – o, magari, ai polemici accompagnatori – già nel primo quarto anziché nel concitato finale avrebbe probabilmente rasserenato gli animi evitando di costringere l’arbitro a continue spiegazioni del proprio operato.
Per fortuna, sul campo, la partita è stata migliore di quella degli spalti. Il Robbiate ha legittimato la sua vittoria con una grande determinazione che gli ha consentito di vincere tutti e quattro i “tempi” della partita. Dal 19-15 del primo quarto al 14-9 del secondo, per non dire poi dei successivi 18-15 e 20-18, stanno a dimostrare come i biancorossi abbiano sempre avuto il controllo della partita. Certo, tutto a questo mondo è perfettibile. Si sarebbe potuto gestire con maggiore attenzione, per fare un esempio, il vantaggio di 15 punti che si era concretizzato in più fasi del match. O, ancora, si sarebbe potuto titare ancora meglio dalla lunetta (50%) o, infine, concretizzare con maggiore precisione certe ripartenze a campo aperto. Ma sarebbe sbagliato, in occasioni di questo genere, sostituirsi all’allenatore andando a “scavare” dentro lo scout della partita. Quello che conta è che, a differenza di quanto (non) si era visto a Nibionno, la percentuale dei tiri si è notevolmente alzata (6 bombe da tre contro le… zero di una settimana fa) e che, ancora prima, la squadra nei momenti di difficoltà e con gli avversari in rimonta ha sempre trovato il modo di andare a canestro, vanificando anche psicologicamente ogni velleità avversaria.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere la grinta dei tempi migliori, nel senso più nobile del termine. E quando il Robbiate riesce a difendere con concentrazione e misura, per gli avversari diventa assai difficile puntare al canestro. Soddisfatto l’allenatore Sidat anche se si guarderà bene dall’esternare troppo ottimismo, come è giusto che sia. Tanto più che domenica prossima si va a Morbegno, contro la squadra schiacciasassi di questo torneo. Basti dire che finora non ha ancora perso una partita e che i venti punti di distacco ottenuti domenica a Chiavenna, rappresentano lo scarto più contenuto delle loro vittorie. Ma anche il Calolzio, quando venne a Robbiate, era imbattuto. Quando se ne tornò a casa, però, se la rideva un po’ meno…

ASD ROBBIATE: Lanzalaco 10, Biraghi 2, Baloj 9, Nova 3, Galigani, Conti 3, Pirovano 14, Orecchia, Costanzo, Manicardi 7, Casati 4, Marinoni 19. All: Diop Ceickh Sidat

Parziali: 19-15; 14-9; 18-15; 20-18